La strada

Fotografare la strada mi piace. È un genere strano, perché dargli un nome specifico?

È semplicemente realtà, quella che incontriamo tutti i giorni uscendo da casa e girando nelle nostre città.

Ma è così dinamica e mutante che stimola il mio lavoro di inquadratura, forse come nessun altro genere. Uno scatto mi gratifica, quando mi trasmette armonia ed equilibrio. Più elementi ci sono dentro, ordinati e coerenti, più lo scatto mi soddisfa.

Il bianco e nero mi aiuta, sottrae un elemento, il colore, che spesso copre un po’ furbescamente e magari involontariamente delle debolezze dell’inquadratura.

È come il pesce fresco, crudo o cotto, per sentirne il sapore deve essere lasciato il più semplice possibile.

E poi la street contiene il fascino innegabilmente al centro della Costituzione della Fotografia. Fissare e condividere per sempre un istante, che può diventare eterno e quindi ricordo.

Un secondo (spesso anche meno) prima o dopo sarebbe un’altra cosa.

Non più bella o più brutta.

Semplicemente un’altra cosa. Un altro scatto.

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